Il Videogioco: dall’emergenza coronavirus a piattaforma sociale del futuro

Oggi l’industria culturale del videogioco, in espansione negli ultimi anni nel mondo e in Italia, mostra ancora di più la sua incredibile forza nell’unire le persone a distanza, al punto che l’OMS lo ha dichiarato un utile passatempo in tempi di social distancing. La produzione italiana si affaccia nel mercato globale proponendo una visione del gaming come strumento narrativo, in grado di rappresentare passato, presente e futuro.

Audiovisivo: prospettive di rilancio dopo l’emergenza Covid-19

Il settore sta reagendo con prontezza alla grave crisi sanitaria, sociale ed economica che stiamo attraversando, adeguandosi a condizioni nuove e critiche e adottando modalità innovative per proporre la propria offerta culturale. Accanto alle importanti misure di natura emergenziale, occorre iniziare a ragionare con un orizzonte temporale più ampio per accompagnare le trasformazioni in atto.

Audiovisivo: le sfide all’emergenza Covid-19, da “Come eravamo” a “Ritorno al futuro”

Il buon inizio del 2020 nel settore cinema era il coronamento di un 2019 positivo per l’Italia, che aveva fatto registrare la crescita percentuale maggiore in Europa in termini di incassi e presenze. La situazione è improvvisamente precipitata con la diffusione dell’epidemia, potente fattore di accelerazione di trasformazioni già in atto, che determinerà nuovi assetti nel rapporto tra cultura audiovisiva e innovazione digitale.

Foqus: rigenerazione urbana dei Quartieri Spagnoli di Napoli

FOQUS è un nuovo modello di welfare per produrre comunità che utilizza pratiche di coproduzione tra soggetti diversi – per identità, abilità, età, appartenenza sociale – riconnettendo ambiti tradizionalmente separati: educazione, economia, cura della persona. Per rigenerare i Quartieri Spagnoli di Napoli, periferia ad altissima fragilità sociale, e fornire qualche risposta immediata per evitare che la pandemia si trasformi in catastrofe sociale.

Comunicazione digitale: com’è cambiata in 10 anni e come prova a resistere all’impatto del Coronavirus

In Italia nelle settimane di emergenza Covid19 il traffico internet è cresciuto del 40%. La rete si conferma un luogo di aggregazione e le realtà più ricche dal punto di vista delle competenze di comunicazione hanno saputo sfruttare questo patrimonio accumulato negli anni per affrontare la crisi. La complessità nella gestione dei flussi di comunicazione richiede l’integrazione di tutti gli strumenti: relazioni pubbliche, advertising tradizionale e non convenzionale, comunicazione interna, marketing ma anche empatia.

Gestione dei Beni Culturali: processi di valorizzazione e governance dopo l’emergenza COVID19

I percorsi da intraprendere per reagire all’emergenza dovranno necessariamente partire dal comprendere le potenzialità del nostro sistema culturale e dai segnali più promettenti che già stava esprimendo. Cogliere le opportunità del digitale in luoghi della cultura che offrano esperienze di maggiore qualità e valore e siano capaci di rispondere al diritto di fruire della cultura e di generare nuova domanda.

Audiovisivo. Un anno di conferme in una fase prolungata di forte discontinuità. Di Bruno Zambardino e Giulia Elena Berni

Quanto avvenuto nel corso del 2018, nel mondo come in Italia, rafforza le tendenze che già da tempo stanno facendo discutere e modificando il paesaggio cinematografico, tanto che forse non è più possibile scindere industria cinematografica e industria audiovisiva. Mentre il film nelle sale fa fatica, ne aumenta il consumo sulle nuove piattaforme online, in prima linea anche come produttori di contenuti di qualità

Architettura. Crolli e incendi. Di Manuel Orazi

Il crollo del ponte Morandi a Genova e l’incendio di Notre Dame a Parigi pongono con forza il tema della manutenzione nell’agenda politica, sia per le opere moderne sia per quelle storiche, un fronte d’impegno in cui le professionalità italiane giocano un ruolo importante

100 Italian E-mobility Stories 2019 di Francesco Starace e Ermete Realacci

L’evoluzione esponenziale della tecnologia, la necessità di ridurre gli impatti e gli effetti sulla salute umana della mobilità tradizionale nelle megalopoli del mondo, il moltiplicarsi delle politiche e gli ingenti investimenti delle case automobilistiche ci fanno affermare con fondato ottimismo che siamo a un punto di svolta per la mobilità elettrica.

Tecnologie Rinnovabili. Di Gianni Silvestrini

Dopo l’Accordo sul Clima del 2015 si sono moltiplicate le analisi per capire come è possibile evitare di superare di 2 °C, e possibilmente di 1,5 °C, il livello delle temperature registrate nel periodo preindustriale